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Scritti e documenti

Alberto Apponi (Roma, 1906 – Perugia, 1977), magistrato, ma anche uomo di raffinata cultura umanistica, musicofilo e poeta, orgogliosamente antifascista, negli anni del regime aderì al movimento liberalsocialista e, in seguito, fu dirigente del Partito d’Azione; figura di primo piano dell’antifascismo perugino, fu presidente del Comitato provinciale di liberazione nazionale e, nei difficili anni del secondo dopoguerra, consigliere della Consulta nazionale; visse in prima persona le difficili vicende che portarono alla fine dell’esperienza azionista provocandone il ritiro dalla politica attiva.
L’ampia scelta compiuta tra i suoi scritti e lettere, scambiate con alcuni tra i maggiori esponenti della cultura e della politica italiana del tempo, delineano gli elementi fondamentali del pensiero e dell’opera di Alberto Apponi nella molteplicità dei problemi affrontati e anche nell’essenzialità della sua figura di politico, di magistrato e di uomo di cultura.
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