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Ragazzi d'Europa durante il secondo conflitto mondiale

La lettura, l’interrogazione, l’interpretazione dei documenti contenuti in questo Quaderno non vogliono essere soltanto momenti di conoscenza storica; vogliono soprattutto costituire pretesto per discutere con gli studenti su processi di limitazione delle libertà personali perpetrati per i più svariati scopi – sempre in agguato in qualsiasi tempo – e, a specchio, per farli accostare alla consapevolezza dei diritti e doveri nel loro presente.
La proposta nasce in un conteso privilegiato, i lavori del Seminario internazionale Auschwitz 75 anni dopo. Memorie e significati, tenutosi a Oświęcimi nel giugno 2016. La cittadina sta facendo i conti con una memoria pesante, talvolta ingombrante rispetto alle sue esigenze di proiettarsi verso un futuro normale, libero da scorie ideologiche; con docenti per i quali Auschwitz è storia locale. A fronte, insegnanti di scuola media italiani alle prese con una memoria della Shoah che quindici anni di “Giorno della Memoria” rischiano di rendere stereotipata e solo celebrativa. Il principale campo nazista in Polonia era a poco più di un chilometro, aperto a diventare luogo di riflessione su tutti i diritti negati in una stagione tragicamente comune a tanti popoli in Europa
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