.

Nemici

La rappresentazione del nemico nelle cartoline della Grande guerra

Autore: 
Dino Renato Nardelli
Luogo: 
Perugia
Casa editrice: 
Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea
Anno: 
2018
Pagine: 
86
Collana: 
Nemici

In occasione del Centenario della Grande guerra l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea ha organizzato la mostra Nemici. La rappresentazione del nemico nelle cartoline della Grande guerra. Collezione MoroRoma (Perugia, 5 ottobre - 4 novembre 2018; Narni, 16 novembre - 15 dicembre 2018). Il percorso didattico tracciato in questo Quaderno può essere utilizzato durante la visita alla mostra oppure attraverso l’omonimo catalogo curato da Gianni Bovini e Alberto Sorbini (Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, Perugia; Editoriale Umbra, Foligno 2018, pp. 216).
La Grande guerra, espressione drammatica del fallimento della politica tradizionale, fu anche una guerra mediatica che mobilitò da qualsiasi fronte tutti i mezzi di comunicazione allora disponibili, dalla stampa alle canzonette alle cartoline illustrate. In particolare queste ultime andarono a rispondere a un bisogno di scrittura fortemente sentito in tutti i fronti. In un paese come l’Italia, che al censimento del 1911 aveva registrato tassi medi di analfabetismo maschile che andavano oltre il 37%, gli anni della Grande guerra furono caratterizzati da un flusso immane di lettere e cartoline da e verso le trincee; nei quattro anni del conflitto i servizi postali del Regio Esercito movimentarono verso le famiglie 2 miliardi e 137 milioni di corrispondenza, in senso inverso, 1 miliardo e 509 milioni. Non si sa quante tra queste fossero cartoline illustrate, certo è che gli strateghi della propaganda fin da prima dello scoppio delle ostilità furono consapevoli della potenza del mezzo.
Umberto Eco, in una sua preziosa raccolta di saggi (Costruire il nemico e altri scritti occasionali, Bompiani, Milano 2012) declina i meccanismi di costruzione del nemico anche al di fuori di situazioni di guerra, e individua nella categoria diverso l’architrave di ogni costruzione. Scorrendo quelle pagine ci si accorge di quanto sia attuale studiare i meccanismi riconosciuti dallo scrittore alessandrino nelle cartoline della Grande guerra. Meccanismi a cui fanno da filigrana parole chiave come razzismo, bullismo, fake news, nazionalismo. Identificarli insieme agli studenti costituisce il primo passo per esorcizzarli, e questo è lo scopo principale del Quaderno.

AllegatoDimensione
PDF icon Indice36.36 KB

Aree correlate