Eletto il 6 ottobre 1946 nella lista del Psi, ma come indipendente, è assessore effettivo della prima amministrazione guidata da Armando Sonno. il 16 maggio 1948 viene chiamato dal consiglio comunale a sostituire il dimissionario sindaco.
Durante la sua sindacatura vengono avviati nel 1949 i lavori per la fognatura del capoluogo e viene approvato un progetto per la costruzione di un edificio con 6 appartamenti per i dipendenti comunali. La nuova amministrazione chiede alle autorità competenti interventi per il controllo delle acque capaci di evitare i danni provocati dai ricorrenti straripamenti del Tevere nonché di migliorare la capacità produttive dell’agricoltura.
Se le elezioni del 1952 fanno registrare la vittoria della lista civica che rielegge sindaco Armando Sonno, quelle del 1956 (alle quali Sonno non si presenta) danno la maggioranza alla lista civica sostenuta dalla Dc e dal Psdi, che nominano nuovamente sindaco dopo la sua candidatura come esponente indipendente di quest’ultimo partito. In questo lasso di tempo vengono portati avanti gli interventi già impostati dalle precedenti amministrazioni: viene affidata la progettazione degli edifici scolastici di Ripabianca e di Fanciullata, viene costruito quello di Castelleone, si completano nuove fognature e l'acquedotto per le frazioni di San Nicolò, di Sant’Angelo di Celle, Ripabianca e Casalina, viene prorogato il contratto con l’Unes per l’illuminazione pubblica, estesa anche alle frazioni, viene concesso un terreno all’Istituto autonomo case popolari della provincia di Perugia per la costruzione di alloggi, si istituisce la prima classe della scuola media statale, viene approvata la costruzione di un edificio per la scuola di avviamento professionale nonché la realizzazione della strada Castelleonese-Cinque Cerri per il collegamento fra i comuni di Deruta e Bettona.Il 13 maggio 1957 interviene, con altri amministratori locali, alla firma della convenzione per l’istituzione e il funzionamento della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Perugia.
Il suo secondo mandato è però breve: rinuncia all’incarico già nel settembre 1957, in favore di Luigi Bonucci, a causa delle dimissioni degli assessori della giunta e dell’astensione del gruppo consiliare del Psdi favorevoli a un avvicendamento nella massima carica dell’amministrazione comunale con un esponente della Dc.
Ministero dell'Interno, Archivio storico delle elezioni, Microfilm elettorale, Elezioni comunali 1946, Deruta.
Archivio di Stato di Perugia, Prefettura di Perugia, Gabinetto, b. 113, fasc. 1429.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 112.
Stefania Zucchini e Augusto Ciuffetti, Deruta e il suo territorio. La storia, i documenti, vol. 2, Deputazione di storia patria per l'Umbria, Perugia 2011, pp. 134, 158, 160, 218, 257.