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Data di nascita: 
08/09/1900
Luogo di nascita: 
Gualdo Tadino
Data di morte: 
16/03/1982
Titolo di studio: 
non indicato
Professione: 
Commerciante
Orientamento politico: 
Sinistra
Mandati: 
da 30/06/1946 a 25/05/1952
Comune: 
Gualdo Tadino
Partito politico: 
Partito socialista di unità proletaria
da 26/05/1952 a 27/05/1956
Comune: 
Gualdo Tadino
Partito politico: 
Partito socialista italiano
da 28/05/1956 a 06/11/1960
Comune: 
Gualdo Tadino
Partito politico: 
Partito socialista italiano
da 06/11/1960 a 22/11/1964
Comune: 
Gualdo Tadino
Partito politico: 
Partito socialista italiano
da 23/11/1964 a 07/06/1970
Comune: 
Gualdo Tadino
Partito politico: 
Partito socialista italiano
da 08/06/1970 a 27/12/1971
Comune: 
Gualdo Tadino
Partito politico: 
Partito socialista italiano
Biografia: 

È uno dei cinque figli di Enrica Mancinelli e Romuano, nel 1893 tra i fondatori della locale sezione del Partito socialista anarchico rivoluzionario; segue le orme familiari nella ceramica, lavorando già a 11 anni come terrazziere della Cooperativa Ceramisti che aveva avuto il padre tra i promotori.
Dopo aver combattuto nella Prima guerra mondiale lavora in diverse ditte ceramiche, anche a Pescara, finché nel 1932 costituisce la Baldassini-Paoletti-Tomassini, impegnata nella produzione di ceramica d’uso, che cessa l’attività nel 1957. Tra 1955 e il 1956 attiva una piccola azienda per la produzione di bibite e acqua gassate attiva fino ai primi anni Sessanta. 
Pur dedicandosi all’attività imprenditoriale non trascura la passione per la politica e milita nel Partito socialista. 
Già presidente del Magazzino del popolo e assessore della giunta guidata da Fiorello Sergiacomi su designazione delle autorità alleate, alle elezioni del 31 marzo 1946 viene candidato ed eletto dal Psiup nella coalizione social comunista e già dopo due mesi subentra nella carica di primo cittadino a Fiorello Sergiacomi.
Si impegna nella ricostruzione post-bellica con interventi a sostegno delle realtà produttive e cercando di fornire i servizi a rete (luce, acqua, fogne, strade).
Trascina così il Psi alla vittoria sia nelle elezioni del 1952 sia in quelle del 1956. 
Il 13 maggio 1957 interviene, con altri amministratori locali, alla firma della convenzione per l’istituzione e il funzionamento della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli studi di Perugia. Durante questo terzo mandato per ben due volte, nel 1958 e poi nel 1959-60, l’amministrazione comunale è affidata al commissario Francesco Santoro; inoltre, nell’anno scolastico 1959-60, viene istituita la sezione “decoratori ceramisti” dell’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato di Foligno.
Nel suo partito aderisce alla componente autonomista insieme a Sante Brinati di Foligno, Antonio Brizioli di Todi, Mario Belardinelli di Umbertide, Mario Laureti di Spoleto, Fernando Nuti e Luciano Stirati di Gubbio.
Sebbene le elezioni del 1960 siano vinte dalla Dc, viene confermato nella carica di primo cittadino. È amico personale e corrispondente di Pietro Nenni, che il 14 giugno 1962 visita Gualdo Tadino, ha buoni rapporti con Sandro Pertini ma anche con Giuseppe Ermini ( senatore e rettore dell’Università di Perugia) così come con Alessandro Seppilli (sindaco di Perugia) e Antonio Berardi (sindaco di Perugia). 
Nel 1963, entrò a far parte del collegio dei probiviri del direttivo provinciale di Perugia, sotto la segreteria di Ennio Tomassini. 
Le amministrative del 1964 fanno registrare la vittoria del Pci e il suo quinto mandato consecutivo durante il quale, anche a seguito del movimento del ’68, passano al Pci molti iscritti del Psi e in questo partito si fanno strada “nuove leve”, gli “intellettuali”, intenzionati ad apportarvi un rinnovamento politico.
Dopo le elezioni del 1970, che vedono ancora affermarsi il Pci, viene confermato per la sesta volta nella carica di primo cittadino ma già dopo un anno l’esecutivo del suo partito lo induce alle dimissioni per eleggere sindaco Carlo Gubbini
Successivamente è consigliere della Comunità montana e presidente della Scuola per infermieri professionali. 
Alla sua morte l’amministrazione comunale guidata da Mario Staffaroni gli tributa solenni funerali.
Nel 1983 gli viene intitolata la sezione del locale Psi. 
Nel 2000 il sindaco Rolando Pinacoli gli intitola il Centro per anziani.
Dal 1952 al 1969 ha fatto parte della commissione di sconto della Banca popolare di Gualdo Tadino.
 

Fonti: 

Ministero dell'Interno, Archivio storico delle elezioni, Microfilm elettorale, Elezioni comunali 1946, Gualdo Tadino.
Archivio di Stato di Perugia, Prefettura di PerugiaGabinetto, b. 113, fasc. 1429.
Valerio Anderlini, Un decennio di cambiamenti 1947-1957. Quando il paese distrutto riprese a camminare, http://www.protadino.it/ecodelserrasanta/20000723/09undec.html (consultato il 24 settembre 2021).
Daniele Amoni, I sindaci di Gualdo Tadino. Armando Baldassini, il sindaco della ricostruzione, http://www.ilserrasanta.it/200807/12sindaci0807.htm (consultato il 24 settembre 2021).
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 151.
Daniele Amoni, Gualdo Tadino 1921-1946. Dal fascismo alla repubblica. 25 anni di cronaca cittadina e umbra, Petruzzi, Città di Castello 2011, pp. 356, 364, 384, 386.
 

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