Ultimati gli studi ginnasiali e liceali, si iscrive alla facoltà di Veterinaria ma si laurea poi in medicina e chirurgia presso l’Università di Perugia e si specializza in chirurgia presso il Policlinico di Roma. È quindi medico di bordo per la Società di navigazione generale italiana ed esercita la professione di medico chirurgo nei piroscafi che svolgono viaggi di lunga navigazione. È poi medico condotto a Norcia e quindi a Marsciano, dove apre un ambulatorio chirurgico la cui gestione lo pone a volte in contrasto con il Comune di Marsciano. Già con simpatie socialiste-radicali, nel 1902 fonda la sezione socialista di Marsciano con il collega Giuseppe Cruciani. Inaugura la Cooperativa di consumo di Papiano, fonda la Società di mutuo soccorso di Marsciano e la Lega di resistenza a difesa dei diritti dei lavoratori della terra, collabora con i quotidiani socialisti umbri (“Alta Umbria”, “Il socialista”, “La Battaglia”, “L’Umbria Socialista”, “Risveglio del Contadino”) e con l’“Avanti”. Sostiene iniziative a favore delle classi meno abbienti (refezione scolastica gratuita, abolizione di dazi su beni di prima necessità, esenzione dalla tassa di famiglia, servizio sanitario gratuito), e si adopera per l’istruzione con le cattedre ambulanti o e le biblioteche circolanti.
Nel 1914, a seguito delle determinazioni adottate dal congresso socialista di Ancona lascia la loggia massonica perugina.
Nel luglio del 1919 è tra gli organizzatori, con Domenico Briziarelli, delle manifestazioni contro il caroviveri e viene messo sotto stretta sorveglianza dalla questura di Perugia. Dopo l’avvento del fascismo gli viene revocata la condotta medica (gennaio 1924) e il 17 novembre 1926 viene arrestato e condannato a 5 anni di confino alle Tremiti. Il 15 dicembre 1927 la parte restante della pena viene commutata in regime di sorveglianza speciale e rientra così a Marsciano. Tale “ammonizione” cessa nel 1929 ma fino al 1939 è nell’elenco delle persone da arrestare in caso di perturbamento dell’ordine pubblico.
All’indomani della liberazione della città (17 giugno 1944) viene nominato presidente del locale Cln (22 giugno). In tale veste si occupa dell’epurazione e celebra la prima commemorazione dell’eccidio dei fratelli Ceci.
Già sindaco di nomina prefettizia, candidato nella lista social-comunista, con le elezioni del 6 ottobre 1946 viene eletto in consiglio comunale e nominato sindaco il 28 ottobre, alla guida di una maggioranza sostenuta da Pci e Psi.
Ricopre questa carica fino al luglio del 1949 quando si dimette per problemi di salute e viene sostituito da Domenico Briziarelli.
È stato presidente dell’Ordine dei medici, degli Istituti di Beneficenza e del Patronato scolastico.
Nel 2021 gli è stato assegnato alla memoria il Premio “Sandro Pertini” dedicato ai marscianesi meritevoli.
Silvia Lonzini, Rossella Santolamazza, Bolli Adolfo, 28 aprile 2005, https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=25323 (consultato il 18 ottobre 2021).
Bolli Adolfo, http://www.antifascismoumbro.it/personaggi/bolli-adolfo (consultato il 14 ottobre 2019).
Alvaro Angeleri, Amarcord. Marsciano piange Adolfo Bolli, 11 febbraio 2020, https://marsciano7.it/amarcord-marsciano-piange-adolfo-bolli/ (consultato il 18 ottobre 2021).
Premio “Sandro Pertini” ai marscianesi meritevoli, 17 settembre 2021, https://www.iltamtam.it/2021/09/17/premio-sandro-pertini-ai-marscianesi-meritevoli/ (consultato il 18 ottobre 2021).
Ministero dell'Interno, Archivio storico delle elezioni, Microfilm elettorale, Elezioni comunali 1946, Marsciano.
Archivio di Stato di Perugia, Prefettura di Perugia, Gabinetto, b. 113, fasc. 1429.
Vittor Ugo Bistoni, Biografia di due grandi socialisti: Adolfo Bolli, Domenico Briziarelli, Coop. Umbria, Marsciano 1988.
Franco Bozzi, Storia del Partito socialista in Umbria, Era nuova, Ellera Umbra (PG) 1996, pp. 66, 72, 85-86, 96, 99, 175.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 175.
Andrea Bartolini, La sfida della democrazia. Marsciano dal Comune podestarile al Comune democratico, Comune di Marsciano, Marsciano; CRACE, Perugia 2004, pp. 19, 43 e n, 44, 45 e n, 46, 47 e n, 49, 51-52, 55 e n, 56-57, 58 e n, 59n, 62-63, 68 e n, 71 e n, 72, 74-75, 76 e n, 77, 78 e n., 79n, 80-81, 83-84, 85 e n, 87 e n, 88-91, 92 e n, 94, 95 e n, 96, 98-100, 101 e n, 102, 103n, 104-105, 106 e n, 107, 131.
Giulia Coletti, La biografia e l’archivio di Adolfo Bolli. Un medico socialista, Comune di Marsciano, Marsciano; Crace, Perugia 2008.
Alberto Stramaccioni, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012, pp. 182, 187, 207, 347.