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Data di nascita: 
01/01/1891
Data di nascita: 
La definizione del giorno e del mese sono inserite convenzionalmente come "1 gennaio" in quanto, in questa circostanza, l'unico dato certo è l'anno
Luogo di nascita: 
Non conosciuto
Data di morte: 
01/01/1979
Data di morte: 
La definizione del giorno e del mese sono inserite convenzionalmente come "1 gennaio" in quanto, in questa circostanza, l'unico dato certo è l'anno
Luogo di morte: 
Non conosciuto
Titolo di studio: 
non indicato
Professione: 
Fabbro
Orientamento politico: 
Sinistra
Mandati: 
da 24/03/1946 a 25/05/1952
Comune: 
Amelia
Partito politico: 
Partito socialista di unità proletaria
da 26/05/1952 a 27/05/1956
Comune: 
Amelia
Partito politico: 
Partito socialista italiano
da 28/05/1956 a 06/11/1960
Comune: 
Amelia
Partito politico: 
Partito socialista italiano
da 07/11/1960 a 22/11/1964
Comune: 
Amelia
Partito politico: 
Partito socialista italiano
Biografia: 

Nato in una famiglia di tendenza socialista, dopo aver partecipato alla Grande guerra, nel 1920 è eletto, nella minoranza, in consiglio comunale.
Durante il regime fascista fu vittima di angherie, ma per la sua bonomia veniva considerato “libero pensatore” e ciò gli consentì di avere buoni rapporti con la classe dominante che si avvaleva della sua attività di fabbro artigiano.
Il 18 ottobre 1944 viene eletto nel Comitato comunale dei patrioti (di cui fanno parte, oltre a Silvio Pacifici, Ezio Passerini, Gino Carlani, Primo Della Rosa, Luigi Nicolucci e Luigi Ciuchi), che aveva il compito di accertare la natura di patriota nonché di assistenza , e il 1° dicembre dello stesso anno è componente della neonominata Commissione per la concessione dei sussidi di studio del lascito Ciatti (insieme a Silvio Pacifici, al presidente del Cln Cesare Zanetti e alla preside della scuola media Flora Scorza).
Alle prime elezioni libere del secondo dopoguerra, dopo essere stato assessore ai Lavori pubblici e vice del sindaco Silvio Pacifici, liberale – nominato nel giugno 1944 dal prefetto di Terni d’intesa con la della Commissione alleata di controllo –, il 24 marzo 1946 vince alla guida di una coalizione tra Pci, Psiup e Pri.
Viene confermato sindaco in più tornate elettorali, sempre alla guida di giunte di sinistra, e rimane in carica fino al febbraio 1966, quando si dimettono i consiglieri della maggioranza per la mancata approvazione del bilancio di previsione. Dopo la parentesi del commissario Pandolfini viene eletta sindaco, da una maggioranza di centro-sinistra, la prima donna che ad Amelia ricopre tale carica: Anna Cavallini.
Nel febbraio 1954 viene sospeso dal prefetto dalle sue funzioni di sindaco per un mese per aver autorizzato l’affissione di un manifesto del Pci senza la preventiva comunicazione a questore.
Nel 1955 la sua amministrazione invia al ministero competente la domanda per la costruzione di edifici scolastici nel centro di Amelia.
Il 18 dicembre 1955 la sua giunta ratifica la cessione di aree per la costruzione di case popolari nel comune di Amelia, ai sensi della legge 9 agosto 1954, e nominare una commissione per scegliere dove collocare una lapide in memoria degli alunni e degli insegnanti morti a causa del bombardamento aereo alleato del 25 gennaio 1944 che aveva come bersaglio il ponte sul Rio Grande.
Il 19 marzo 1956 la giunta delibera la concessione gratuita di acqua per le scuole di avviamento e per l’istituto professionale, un contributo per il funzionamento del Comitato provinciale per la lotta contro le infezioni tifoidee per l’anno 1956, nonché l’aggregazione della frazione di Frattuccia al comune di Amelia. Il 10 aprile 1956 viene concesso l’uso gratuito di un locale di proprietà comunale alla sezione Combattenti e reduci; inoltre, viene approvato lo statuto del Consorzio per l’approvvigionamento idrico tra i comuni di Amelia, Guardea, Alviano, Lugnano, Montecchio, Attigliano e Giove. Infine, viene deliberata l’istituzione nel comune di Amelia di un istituto tecnico superiore ad indirizzo commerciale e geometri.
Il 5 ottobre 1959 viene inaugurata la ricostruita scuola delle Maestre Pie Venerini, distrutta dal bombardamento del 25 gennaio 1944.
Nel 1963 venne rinvenuta la statua del Germanico e prese avvio l’idea della realizzazione di un museo civico nonché il percorso che poi riportò il bronzo ad Amelia.
Nell’anticamera dell’ufficio del sindaco dal 1983 si trova una statua in bronzo della scultrice Sveva Bassotti che lo ritrae a mezzo busto. 
Gli è stato intitolato il Parco Fluviale del Rio Grande.

Fonti: 

Ministero dell'Interno, Archivio storico delle elezioni, Microfilm elettoraleElezioni comunali 1946, Amelia.
Umberto Cerasi, Cafiero, come lo ricordo, in “Il Banditore di Amelia”, marzo 1993.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi,  introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 354.
Umberto Cerasi, Mezzo secolo di vita, cronaca, cronistoria, arte e ricordi dal 1946 al 2000, Leoni Grafiche, Amelia 2006, pp. 4-6, 18, 20, 25, 27, 34, 37, 40, 43, 49, 52, 79, 93, http://www.umbertocerasi.it/mezzo%20secolo.pdf (consultato il 10 agosto 2017).
Alberto Stramaccioni, Storia delle classi dirigenti in Italia. L’Umbria dal 1861 al 1992, Edimond, Città di Castello 2012 (“Studi Storici”), pp. 333, 346.
Costruttori di democrazia. Il Novecento ad Amelia, Edizioni Thyrus, Arrone 2016, passim (in particolare 182-185).
Amelia, Sgarbi inizia attaccando il Caos, 11 settembre 2016, http://www.umbriaon.it/amelia-sgarbi-inizia-attaccando-il-caos/ (consultato il 10 agosto 2017).
http://www.turismoamelia.it/ita/14/amerino-terra-di/1/amerian-mix-urban-trail/? (consultato il 10 agosto 2017).
Vera Barbini, La storia delle scuole elementari di Amelia. 1940 -1960, in particolare: 1944-1945, http://www.dirdidatticamelia.it/htm/storiascuo/1940-1960/web/1944-1945.htm (consultato il 10 agosto 2017) e 1955-1956, http://www.dirdidatticamelia.it/htm/storiascuo/1940-1960/web/1955%20-1956.htm (consultato il 10 agosto 2017).

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