Diplomato presso l'Istituto tecnico, divenne impiegato dell'Azienda elettrica.
Esponente del Pci, venne eletto sindaco di Terni nel 1948, all'indomani delle dimissioni del sindaco Comunardo Morelli. Il suo mandato fu caratterizzato dall'avvio della ricostruzione postbellica della città di Terni, gravemente danneggiata dai bombardamenti aerei Alleati, e dalle difficoltà socio-economiche indotte dai 2.700 licenziamenti operati dalla Società Terni nel 1952-53.
Nel 1950 fu sospeso per 15 giorni dalle sue funzioni di sindaco per essersi rifiutato di far cancellare le scritte sui muri cittadini contro o a favore dei partiti politici. Nel 1952 la Giunta provinciale amministrativa bocciò la proposta, che il sindaco aveva fatto approvare dal Consiglio comunale, di regalare un mazzo di fiori a quanti avessero contratto matrimonio in Comune. Successivamente la Prefettura di Terni gli contestò l’assunzione di alcuni salariati e impiegati al di fuori della pianta organica, la mancata riscossione di alcuni crediti (ad esempio quelli relativi all'acqua dei bagni pubblici gestiti dall’Udi, agli affitti di alcuni locali al Pci e al Psi in alcune frazioni, al diritto di affissione e pubblicità per alcune associazioni, alla concessione gratuita di alcuni locali dello stesso Palazzo comunale).
Si dimise il 19 febbraio 1955, sostituito da Emilio Secci.
Fu direttore responsabile del settimanale “La Turbina”, edito a cura delle Federazioni politiche comunista e socialista.
Nel 2008 il Comune di Terni ha intitolato “a Luigi Michiorri” un ampio spazio verde di via del Rivo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Michiorri
http://umbriasud.altervista.org/fiori-omaggio-per-chi-si-sposa-dal-sindaco/ (consultato il 24 luglio 2017).
https://umbriasud.com/2017/02/19/emilio-secci-eletto-sindaco-di-terni/ (consultato il 24 luglio 2017).
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 334.